Non importa se vi trovate a picco sul mare, sul meraviglioso golfo di Napoli o nel bosco incantato vicino al fiume, la location da sola non basta. Ogni elemento che andrete a inserire nella ristrutturazione del vostro bar o ristorante deciderà le sorti dell'investimento, portando inevitabilmente a un livello più alto o più basso la scenografia del locale. In un periodo in cui nascono competitor ogni giorno, sono i dettagli a stabilire la scelta finale del cliente.
Quotidianamente mi capita di puntare l'occhio su location dove è evidente che basterebbe pulire un po' per apportare un miglioramento significativo. Quindi il primo passo è sempre lo stesso: eliminare gli elementi di disturbo.
Se nel make-up vale la regola "meglio struccata che truccata male", in arredamento possiamo affermare con certezza:
"less is more".
Quindi, in questo articolo, partiremo con tutto ciò che va eliminato senza pietà.
1. Edera finta, piante finte, a maggior ragione se scolorite. C'è stato il boom del verde nell'arredamento di cocktail bar e ristoranti. Verrebbe quasi da pensare che sia obbligatorio per la licenza, ma la verità è che quei locali spettacolari che vedete e dai quali cercate di prendere ispirazione sono stati studiati nei minimi dettagli. Le piante finte non solo sono di altissimo livello, quindi con un prezzo elevato, ma vengono posizionate in punti strategici e illuminate da una luce soffusa, così che anche in caso di difetti non si vedrebbero. Un'altra tipologia sono le piante in verde stabilizzato, un trattamento che consente di conservare la freschezza e la bellezza di una pianta vera per un lungo periodo di tempo, senza bisogno né di acqua né di luce. Sono belle da vedere anche da vicino e perfette per grandi superfici. Quello che invece considero un grosso errore da eliminare immediatamente sono le piantine finte di plastica, spelacchiate e visibilmente piene di polvere, un impiccio visivo per il locale che lascia nel visitatore una sensazione di trascuratezza. Quindi, a meno che non ci sia stato uno studio specifico sul tipo e sul posizionamento, vanno eliminate. No a ciuffetti di edera che scendono dal soffitto, no a piantine poggiate a caso, no ai fiori finti colorati che scoloriscono e risultano elementi di disturbo.
2. I pallet. C'è stato un periodo in cui si pensava che attraverso i pallet si potesse conquistare e arredare il mondo. Devo dire che per un istante anche io ho creduto fosse possibile, ma non lo è. È stato molto bello il primo anno vederli spuntare qua e là e di certo hanno dato la possibilità a tante persone di arredare e rendere carine delle location con poco investimento, ma ormai sono diventati un elemento talmente ripetitivo che vi sconsiglio di prenderli in considerazione. Per circa i cinque anni successivi alla loro scoperta, sono stati usati per qualsiasi cosa. Ci siamo talmente abituati a vederli che adesso sembra solo che chi ce li ha messi volesse togliersi un pensiero senza studiare un vero e proprio stile. Se li avete già inseriti, sostituiteli man mano con divani da esterni in rattan, sedie sospese, sdraio. In location esterne è molto carino l'utilizzo di sedute differenti, sia nella forma che nello stile (a patto però che si rispetti la palette generale). Quindi, se proprio volete, potete lasciarne un paio, ma decisamente no a uno stile interamente basato sui pallet.
3. Led RGB a caso. È possibile creare molteplici sfumature e l'idea di poter personalizzare così tanto la luce in base alle necessità è interessante, ma bisogna saperle usare. Di una gamma RGB vanno selezionati solo i colori che stanno bene con il resto dell'arredo e che si sposano con l'atmosfera. Provate a considerarli come colori normali. Accostereste in un ambiente il giallo, il verde, il rosa e il rosso insieme? Sono certa di no. Stessa cosa per i led. È sbagliato, ad esempio, accenderli e vedere alternare tutte le colorazioni. Esistono accostamenti molto gradevoli, ma bisogna selezionarli con cura, come il rosa con il blu e una luce calda o il rosa con il verde e una luce calda. Se non hai idea di come sceglierli, ti lascio qualche immagine e presto scriverò un articolo specifico sull'argomento. Ma se proprio vuoi andare sul sicuro, ti consiglio led di un unico colore che si ripete o tonalità calde o naturali, quindi dai 2700 ai 3000 Kelvin fino ad arrivare a 5000, simile alle vecchie lampadine a incandescenza, ideale per atmosfere intime e accoglienti. Sì ad accostamenti di tre colori per ambiente selezionati con cura. No alla successione continua di tutta la gamma RGB. Sì alla ripetizione di un unico colore.
4. Sedie bianche, rosse, blu o verdi di plastica. A casa abbiamo tutti questo modello: indistruttibili, impilabili, leggere, ma onestamente brutte. Finché rimangono nelle mura domestiche, va anche bene. Ma se il vostro sogno è quello di aumentare la clientela, migliorare il vostro bar con poco e rendere l'atmosfera più accogliente, questa tipologia di seduta va assolutamente evitata. Se dovessi identificare un unico elemento capace di cambiare drasticamente l'estetica di un posto, sceglierei le sedie. Pensate a quei piccoli bar che sono diventati famosi per le sedie differenti: ci hanno guadagnato perché si sono distinti. In location esterne, puntate su sedie sospese, sdraio, sedute in rattan o con cuscini sfoderabili. Ogni anno vengono prodotti nuovi modelli in plastica che, pur essendo in PVC, assumono forme e colori molto interessanti. Bisogna solo fare un po' di ricerca e sicuramente si troveranno delle soluzioni economiche e carine per ogni tipo di locale
5. Carte da parati sbagliate: Sceglierle è difficile e la maggior parte di esse può trarre in inganno e rovinare l'atmosfera. Presto scriverò un articolo su come selezionarle, ma per il momento vediamo quali carte evitare. Le carte che fingono di essere altro, come quelle con effetto mattoncino, sarebbe meglio sostituirle con pannelli in polistirolo 3D, economici, facili da dipingere e decisamente più realistici. Allo stesso modo, le carte con effetto legno risulteranno sempre finte. Quindi, il quinto elemento che rende trash la vostra location sono le carte da parati che cercano di replicare l'effetto di un materiale vero, ottenendo un risultato finto. È preferibile optare per effetti astratti, floreali e geometrici più sofisticati. Nel caso di dubbi, è meglio dipingere la parete con un semplice colore. Sulle mie pagine social troverai molti suggerimenti riguardo i codici colore.